Il profitto di un’azienda deriva dal rapporto con il mercato, come già spiegato in un altro contenuto, per cui posizionare il brand sul mercato efficacemente è fondamentale per avere successo! Immagino che sarai d’accordo con me su questo. 

Non è però così semplice, anzi, numerosi casi di insuccesso di aziende sono connessi proprio ad un errore di posizionamento del proprio brand. Partire a razzo con Social Media e Advertising è il metodo migliore per sbagliare (uno dei 4 errori più comuni).

In questo contenuto ti assicuro che, con estrema semplicità, arriverai a comprendere gli aspetti basilari e fondamentali per un corretto posizionamento.

La premessa è una: analisi e strategia di comunicazione vengono prima dell’utilizzo degli strumenti operativi (Social Media, Blog, etc.).

La comunicazione del brand: ieri e oggi

La prima domanda da porsi è: è il Brand che si posiziona sul Mercato o è il Mercato che posiziona il Brand?

Domanda problematica, ma deve avere una risposta. Si tratta di una base logica su cui costruire ogni strategia e attività comunicativa, perciò ti chiedo di prenderti qualche secondo e pensarci.

La risoluzione richiede di fare un passo indietro e comprendere la comunicazione com’era ieri e com’è oggi.

La differenza principale tra ieri e oggi è legati agli strumenti: i Social Media e le piattaforme digitali hanno rivoluzionato il sistema comunicativo.

Ieri si comunicava principalmente tramite al televisione, la competizione non era globale e le tecniche più utilizzate erano quelle di Direct Marketing, oggi sopravvissute nel B2B. Le dinamiche di allora prevedevano una comunicazione lineare dal brand al consumatore.

Per far sì che ciò fosse possibile era necessario che il consumatore nutrisse fiducia verso gli interlocutori, da chi telefonava a freddo a chi appariva ripetutamente negli spot tv. Principio valido anche per l’informazione: le notizie del TG sono automaticamente corrette per il fatto di essere trasmesse lì.

Questo spiega anche perchè siti di bufale sono condivisi e interpretati come reale informazione da molti utenti digitali; non sono abituati a verificare la fonte.

La comunicazione di ieri, pertanto, si può definire comunicazione istituzionale. Oggi non funziona più…

Il Consumatore oggi, tra fiducia e percezione

Supponi oggi di ricevere una chiamata a freddo da un numero sconosciuto. Se dovessi rispondere saresti sulla difensiva, temendo truffe o offerte aggressive tali. Ieri erano le strategie principali di vendita, oggi un’ultima spiagga che danneggia l’immagine del Brand.

Se il perno operativo su cui si è basata la rivoluzione sono stati gli strumenti digitali, è altrettanto vero che esiste un secondo perno, quello della fiducia. Oggi non c’è fiducia nella comunicazione istituzionale.

I consumatori non si fidano più delle parole dell’azienda, ma solamente delle parole di altri consumatori. In sostanza, il Brand non si posiziona più in base a ciò che l’azienda dice, ma in funzione a come viene percepito dal mercato.

Consumatori altamente informati – o presunti tali -, sfiducia e strumenti di comunicazione senza barriere all’entrata sono le motivazioni che spiegano il radicale cambiamento del rapporto tra azienda e consumatore.

Si arriva, dunque, alla risposta alla domanda precedente: oggi è il mercato che posiziona il Brand.

C’è un altro aspetto da prendere in considerazione. Data l’enorme quantità di aziende che forniscono un medesimo servizio, è la prima impressione quella che conta. Da qui posizionarsi bene non è sufficiente, bisogna riuscirci al primo tentativo!

Sei arrivato fino a qui? Avevi risposto correttamente alla domanda di prima?

Tra Identità e Competitors: come Posizionarsi?

Con un mercato che identifica un Brand e che decide subito se sia positivo o meno, è inevitabile prestare molto più tempo alla definizione strategica del Posizionamento del Brand.

Il mio metodo consulenziale, ad esempio, si basa sull’analizzare e comunicare l’Identità Aziendale. Non entro nel merito, ma il concetto di fondo è chiaro: comunicare come fanno gli altri è inutile se non è ciò che sai fare bene.

Comprendere chi sei non è semplice teoria – qualcuno parla di romanticismo – ma un dato fondamentale per comunicare in maniera coerente e vincente.

Compresa la propria identità (scrivimi se volessi approfondirlo) è necessario relazionarsi al contesto circostante.

Attenzione solo ad un punto. La concorrenza non è l’insieme di aziende che producono i tuoi stessi beni o forniscono lo stesso servizio. È, piuttosto, l’insieme di aziende che ambisce al tuo stesso target con un prodotto/servizio che può rimpiazzare il tuo.

Indagare su come comunicano i tuoi competitors, su quali piattaforme lo fanno e comparare quest’aanalisi con i fattori chiavi che hai ottenuto dall’analisi della tua Identità.

Esempio. Sei un piccolo imprenditore particolarmente esuberante, gestisci la tua cantina vinicola e conosci la materia. Non ha senso comunicare in maniera formale, ma potresti avviare un’attività di video informativi sul tema. Questo ti darà credibilità, fornirà valore aggiunto alla tua azienda e sarà qualcosa di non particolarmente frequente sul mercato.

Hai posizionato il Brand facendo Personal Branding. Soluzione in questo caso vincente.

Ecco, io spero che questo contenuto ti sia stato utile per schiarirti le idee. Ricorda sempre una regola aurea della disciplina del Brand Positioning, introdotta in Italia da Marco De Veglia, cioè che il posizionamento del Brand si fa sui concorrenti e non sui consumatori.

Non devi dare ai consumatori quello che vogliono, devi fare in modo che vogliano quello che sei tu!